Il
vaccino è un preparato contenente
materiale costituito da microrganismi o parti di essi, trattati in modo da
perdere le proprietà infettive ma non quelle antigeniche, per poi essere
utilizzato nel conferimento di una immunità attiva al soggetto cui viene
somministrato. L’immunità deriva dalla stimolazione, nel soggetto ricevente,
a produrre anticorpi in grado di neutralizzare il microrganismo stesso.
In Italia esistono dei vaccini obbligatori per legge e vaccini
raccomandati. Entrambi seguono un calendario vaccinale ben definito.
Esistono anche delle vaccinazioni consigliate da effettuare in caso di
viaggi all'estero in zone con situazioni di alta endemia per determinate
patologie infettive.
I vaccini più frequentemente usati nel
cane sono i seguenti:
•
vaccino contro la
parvovirosi canina
(gastroenterite infettiva).
Questa è molto probabilmente la più grave e comune malattia infettiva del
cane. La malattia viene contratta principalmente per via orofecale, dalle
feci di cane infetti o dall'ambiente. Si manifesta soprattutto nei cuccioli
ed è caratterizzata dalla comparsa improvvisa di vomito e di diarrea
maleodorante ed emorragica, che conducono rapidamente a disidratazione e
collasso. La morte dei cuccioli colpiti può avvenire entro 24-48 ore.
L’unica protezione contro questa malattia è la vaccinazione;
•
vaccino contro il
cimurro canino.
Questa è una temibile malattia, altamente contagiosa e spesso fatale. La
trasmissione avviene principalmente tramite aerosol o per contatto diretto,
ma anche per altre vie. I cani non vaccinati, che sopravvivono all’infezione
virale iniziale, spesso convivono con alcuni problemi come deformazione dei
denti, tic nervosi e predisposizione ad episodi epilettici. La terapia è
spesso inutile perché il periodo di incubazione è lungo (in genere di tre
settimane) e quando esordisce l’infezione è solitamente troppo tardi per
vaccinare
•
vaccino contro l’epatite
infettiva canina,
malattia che colpisce il fegato. Le forme acute possono causare la morte del
cane entro 24-36 ore. I soggetti che sopravvivono alla malattia possono
divenire portatori e diffondere il virus ad altri cani;
•
vaccino contro la
leptospirosi.
Questa è una malattia infettiva sostenuta da differenti sierotipi. E’
trasmissibile direttamente da un animale malato ad uno sano, oppure
indirettamente attraverso l’ingestione di materiale contaminato. I topi
rappresentano gli agenti di diffusione più importanti, attraverso le loro
urine infette. Nel cane la leptospirosi si manifesta con più sintomi:
gastroenterite emorragica, ittero, danni renali. Oltre ad essere pericolosa
per il cane, tale patologia può essere trasmessa all’uomo (zoonosi);
•
vaccino contro la
rabbia.
Questa è una malattia virale che può essere trasmessa all’uomo (zoonosi),
attraverso il morso ed il graffio di animali infetti. Si manifesta con
sintomi gastroenterici, respiratori e nervosi. La vaccinazione antirabbica è
attualmente obbligatoria solo in alcune regioni italiane (Friuli Venezia
Giulia e il Trentino Alto Adige). E’ inoltre obbligatoria quando si conduce
il proprio animale all’estero od in Italia nelle zone sopra indicate ed in
Sardegna, che da anni è oramai indenne dalla malattia.
Nel
gatto la vaccinazione è
ugualmente importante come nel cane, anche se spesso sottovalutata da parte
dei proprietari. Le più frequenti vaccinazioni sono:
•
contro la
panleucopenia felina
(gastroenterite del gatto), malattia temibile e molto spesso mortale per i
giovani gattini, caratterizzata da sintomi gastroenterici acuti (vomito,
dolore addominale, grave disidratazione); si trasmette principalmente per
via orofecale;
•
contro la
leucemia felina,
caratterizzata inizialmente da sintomi vaghi (riduzione-scomparsa
dell’appetito, depressione, perdita di peso). Successivamente possono
comparire infiammazione della mucosa orale, vomito, diarrea, ittero, sintomi
respiratori, danni renali. Il contagio avviene tramite la saliva e le
secrezioni nasali.
•
contro la
chlamidiosi felina,
che causa congiuntivite e rinite nel gatto. Recentemente è stata descritta
nell’uomo una congiuntivite causata dal contatto con lo scolo oculare di
gatti infetti; va perciò ritenuta a tutti gli effetti una potenziale
zoonosi. La trasmissione avviene principalmente per aerosol o per contatto
diretto.
•
contro la
rinotracheite infettiva,
malattia infettiva caratterizzata da febbre, starnuti, ulcere orali,
presenza di secrezioni mucopurulenti, mancanza di appetito, disidratazione,
cronicizzazione irreversibile dei sintomi respiratori. La trasmissione
avviene per contatto diretto o tramite aerosol.
Gli
animali più a rischio sono i cuccioli ed i giovani gattini, perché con
difese anticorpali inferiori agli adulti. L’età della vaccinazione, nel cane
e nel gatto, è fra il 50° ed il 60° giorno di vita e si consiglia di far
precedere degli esami delle feci, prima di iniziare il piano vaccinale ed
una visita clinica accurata durante la quale verrete informati sulla frequenza con la quale i vostri animali andranno vaccinati
durante la loro vita.
Di seguito
viene esposto il programma vaccinale consigliato per l’immunizzazione dei cani:
•
primo vaccino cucciolo
da 7 a 12 settimane di
età (Cimurro, Parvovirus,
Epatite infettiva). Secondo vaccino dopo 3 settimane (Cimurro, Parvovirus,
Epatite infettiva + Leptospirosi). Terzo ed ultimo vaccino dopo 3 settimane
(Cimurro, Parvovirus, Epatite infettiva + Leptospirosi). Poi vaccinazioni
ogni 12 mesi per Cimurro, Parvovirus ed Epatite infettiva e Leptospirosi,
con richiami vaccinali ogni 6 mesi solo per Leptospirosi.
•
primo vaccino cucciolo
oltre le 12 settimane di
età (Cimurro, Parvovirus,
Epatite infettiva + Leptospirosi). Secondo vaccino dopo 3 settimane
(Cimurro, Parvovirus, Epatite infettiva + Leptospirosi). Poi vaccinazioni
ogni 12 mesi per Cimurro, Parvovirus ed Epatite infettiva e Leptospirosi,
con richiami vaccinali ogni 6 mesi solo per Leptospirosi. I programmi
vaccinali vengono eseguiti fino al 7°-8° anno di età; successivamente, le
vaccinazioni hanno cadenza biennale.
Di seguito
viene esposto il programma vaccinale consigliato per l’immunizzazione dei gatti:
•
primo vaccino cucciolo
da 7 a 12 settimane di età (Panleucopenia, Rinotracheite,
Calicivirus). Secondo vaccino dopo 3 settimane (Panleucopenia, Rinotracheite, Calicivirus. Associazione, se del caso, del vaccino per la Leucemia). Terzo
ed ultimo vaccino dopo 3 settimane (Panleucopenia, Rinotracheite,
Calicivirus. Associazione, se del caso, del vaccino per la Leucemia). Poi
vaccinazioni ogni 12 mesi per Panleucopenia, Rinotracheite, Calicivirus.
Associazione, se del caso, del vaccino per la Leucemia. I programmi
vaccinali vengono effettuati fino al 7°-8° anno di età; successivamente, le
vaccinazioni hanno cadenza triennale.
Riferimenti normativi:
Siti informativi:
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